Come affrontare la fine di una relazione

Di fronte ad una relazione che si chiude, ci si sente assaliti da tante emozioni negative. Il senso di fallimento, il sentirsi soli e sbagliati, mettendo in discussione tutto. Si tende a mettere tutto in discussione, e il senso di inadeguatezza la fa da padrona.

Dopo la fine di una relazione si tende anche a mettersi molto in discussione, cercando di rintracciare i propri sbaglia, provando a cercare delle motivazioni più o meno valide per giustificare la situazione.

Un altro meccanismo molto doloroso consiste nel cercare di comprendere le motivazioni dei comportamenti dell’altra persona, provando a rileggere il passato arrovellandosi cercando le risposte.

Il problema di questo meccanismo sta nell’impossibilità del confronto con l’ex partner che porta inevitabilmente a perdersi nei propri pensieri, senza trovare le risposte e aumentando solamente il senso di sofferenza.

Di fronte ad una relazione che finisce è naturale provare sentimenti contrastanti di rabbia e dolore; è importante darsi del tempo per elaborare la perdita della relazione, della persona amata ma è altrettanto necessario provare a porsi nel migliore atteggiamento mentale possibile, per favorire questa elaborazione.

Si tende a ripensare al passato in modo negativo, provando a rintracciare le cause della fine del rapporto, trovando tutto ciò che di negativo si può pensare. Questo può essere utile solo se si è in grado di rimanere obbiettivi e in un certo senso distaccati dalla propria sofferenza.

Credo che ci sia un altro modo positivo per affrontare la conclusione di una relazione: provare ad avere un pensiero costruttivo.

Prova a chiederti: Cosa ho imparato da questa relazione?

Cosa posso trovare di positivo nei miei comportamenti?

Come voglio vivere la prossima relazione?

Cambiare prospettiva spostando l’attenzione dalle cose negative su quelle positive, consente di sentirsi meglio, più sollevati. Permette anche di nutrire la propria autostima ed elaborare più velocemente le emozioni negative.

In più, l'ultima domanda riporta l'attenzione verso il futuro, proiettando in positivo la mente verso scelte sane. 

Dott.ssa Roberta Schiazza

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roberta.schiazza@libero.it

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