lunedì 25 luglio 2016

Formazione Attiva: i role playing e le simulazioni

 
Credo fermamente che per imparare sia necessario sperimentare in prima persona, provare, sbagliare e correggersi. Un saggio scrisse:
"Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco."
Questa è l'essenza del mio modo di intendere la formazione. E vi racconto per quali motivi...Quando mi sono trovata a dover organizzare incontri di formazione ho scelto sempre di utilizzare questi strumenti molto divertenti e potenti: i role playing e le simulazioni.
Quando mi trovavo a formare degli operatori per un centro di ascolto, era necessario insegnare ai ragazzi come accogliere gli utenti, cercando di mettere in pratica un comportamento professionale e al tempo stesso accogliente ed empatico. Fu davvero divertente e coinvolgente pensare a delle simulazioni di situazioni reali, in cui i ragazzi a turno potessero interpretare l'operatore del centro e l'utente. Le stesse tecniche le ho utilizzate nei corsi di formazione professionale per operatori OSS, in cui era ancora più significativo riuscire ad acquisire le competenze relazionali ed empatiche necessarie per occuparsi con utenti portatori di disagi fisici e psicologici gravi.
 
Vediamo insieme queste tecniche per comprenderne il valore e l'utilità
 
Role Playing
 
E' un'esercitazione in cui i partecipanti interpretano dei ruoli. Alcuni partecipanti interpretano dei personaggi (ovviamente legati a delle tematiche specifiche) e il resto del gruppo di formazione osserva. Va sottolineato che anche il gruppo che osserva ha un ruolo attivo, in quanto al termine del role playing si partecipa ad una discussione in gruppo, in cui le osservazioni sono fondamentali per la comprensione e l'apprendimento.
Le persone che nel role playing interpretano un'interazione hanno la possibilità di sperimentarsi, e poi esprimere i loro pensieri ed emozioni vissute durante il "gioco".
 
Il role playing consiste in un vero e proprio Gioco di Ruoli, che consente l'interpretazione e la successiva analisi delle interazioni messe in scena. Questa interazione è libera, dopo aver assegnato i ruoli ogni persona è libera di interpretarla come desidera.
 
Il role playing permette di:
  •  Mettersi nei panni dell'altro e comprenderne le emozioni
  • Confrontarsi con ciò che si è provato e con il feedback dell'altro e del gruppo di osservazione
  • Apprendere in una forma più completa sperimentandosi anche nel fase
  • Creare nel contesto e nel gruppo un clima allegro e positivo
  • Spezzare la monotonia e riattivare l'attenzione dei partecipanti
 
Le Simulazioni
 
A differenza del role playing nelle simulate si interpreta un copione più o meno definito dal gruppo, che decide in accordo i ruoli e le situazioni che andranno simulate. Le simulate sono molto utili per rappresentare situazioni reali o accadute, per provare a sperimentarsi in modo diverso, trovando strategie più efficaci e risolvendo problemi emersi.
La forza dell'uso delle simulazioni sta nella possibilità dei partecipanti di riflettere su come porsi nella realtà, sperimentando comportanti e atteggiamenti differenti dal solito ed esplorando i vissuti emotivi.
 
Le simulazioni consento di:
  • Interpretare situazioni reali
  • Sperimentare nuove strategie
  • Mettere in atto comportamenti differenti
  • Elaborare i vissuti emotivi derivanti da modalità nuove
  • Risolvere delle problematiche
 
Nella mia esperienza professionale utilizzo queste tecniche in due occasioni specifiche: per aiutare le persone ad imparare cose nuove e nella comprensione e risoluzione di un problema.
Quando si devono imparare dei modi per relazionarsi agli altri, delle tecniche, imparare come impostare un colloquio, ecc. è importante riuscire a mettersi nei panni dell'altro per provare ad immaginare come si sente un utente di fronte a noi. Inoltre spesso gli "studenti" si sentono impreparati, imbarazzati o a disagio nell'affrontare una cosa nuova. Utilizzando questi strumenti però hanno la possibilità di sperimentare in un contesto protetto quello che stanno imparando.
Esercitarsi con i role playing e le simulate permette di confrontarsi con le proprie reazioni e con le emozioni che possono emergere o influenzarci. Immaginiamo di simulare un colloquio psicologico, è facile capire che il livello di emozioni in gioco è molto alto; si deve essere in grado di accogliere e sostenere le emozioni dell'utente, ma allo stesso tempo imparare a gestire le nostre emozioni, gestire l'empatia per non lasciarsi invadere totalmente dall'altro e riuscire ad utilizzarla al meglio. Sperimentare tutto questo, facendo pratica attraverso dei giochi di ruolo o simulazioni, consente di arrivare professionalmente più preparati e competenti.
 
Durante questi esercizi non c'è il giudizio, non si riprendono le persone se commettono degli errori, ma si cerca di comprendere cosa è successo e quali aspetti psicologici e/o emotivi hanno influito su un comportamento. E' più importante imparare cosa non fare rispetto a ciò che dev'essere fatto. Queste tecniche permettono di prendere coscienza dei propri limiti e di lavorarci nell'immediato, così da rendere un corso un'occasione di reale e concreto apprendimento.
 
Dott.ssa Roberta Schiazza
Psicologa e Psicoterapeuta Chieti - Pescara
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