Disturbo Ossessivo-Compulsivo (Area Nevrotica, Facente
parte dei disturbi d’ansia)
Questo disturbo è caratterizzato dalla presenza nella
persona di ossessioni e compulsioni. Le ossessioni sono dei pensieri ricorrenti
vissuti come intrusivi, inappropriati e che provocano ansia. Le compulsioni
sono invece dei comportamenti che spesso si presentano sotto forma di rituali
in risposta ai pensieri ossessivi, al fine di poterli neutralizzare.
Le ossessioni più frequenti
sono pensieri ripetitivi di contaminazione (come l’essere contaminati quando si
stringe la mano a qualcuno), dubbi ripetitivi (chiedersi se si è lasciata la
porta aperta), la necessità di avere le cose in un certo ordine (disagio
intenso quando gli oggetti sono in disordine o asimmetrici), impulsi aggressivi
(come aggredire un figlio o gridare oscenità in chiesa) e fantasie sessuali (ricorrenti
immagini pornografiche).
L’individuo con ossessioni di
solito cerca di ignorare o sopprimere tali pensieri o impulsi o di
neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè, una compulsione). Ad esempio,
un individuo afflitto dal dubbio di non aver spento una stufa cerca di
neutralizzarlo controllando ripetutamente per assicurarsi di averla chiusa.
Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (come il lavarsi
le mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (come pregare, contare,
ripetere mentalmente delle parole) il cui obbiettivo è quello di prevenire o
ridurre l’ansia o il disagio e non quello di fornire piacere o gratificazione.
Nella maggior parte dei casi, la persona si sente spinta a mettere in atto la
compulsione per ridurre il disagio che accompagna un’ossessione o per prevenire
qualche evento o situazione temuti.
Per definizione gli adulti con
Disturbo Ossessivo-Compulsivo hanno in qualche momento riconosciuto che le
ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli. Questi requisiti
non si applicano ai bambini, poiché può mancare una consapevolezza cognitiva
sufficiente per formulare questo giudizio.
Ipotesi terapeutiche
Considerando che la persona
mostra un buon contatto con la realtà ed una consapevolezza circa l’irrazionalità
delle proprie compulsioni, può essere applicabile una terapia con enfasi
espressiva. Obiettivi: sostituire idee ossessive con pensieri più razionali,
rielaborare i termini del conflitto psichico, favorire una maggiore
canalizzazione e gestione delle pulsioni.
Dott.ssa Roberta Schiazza
Psicologa e Psicoterapeuta
Psicologo Chieti Psicologo Pescara Psicoterapeuta Chieti Psicoterapeuta Pescara
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