Secondo gli studi più recenti ben il 55 % della nostra
comunicazione è di tipo non verbale. Per questo è importante prestare attenzione e
acquisire maggiore consapevolezza rispetto la nostra comunicazione non verbale,
in modo da non inviare messaggi sbagliati agli altri e comunicare al meglio.
Molte persone però non prestano attenzione a questi aspetti della comunicazione ritenendoli erroneamente secondari. In questo articolo vi presento 5 suggerimenti per migliorare la comunicazione non verbale, evidenziando gli aspetti della CNV da tenere sotto controllo.
1) Lo sguardo è uno degli aspetti più importanti della
comunicazione non verbale, con gli occhi mostriamo attenzione ed esprimiamo le
nostre emozioni.
Per risultare autentico e instaurare una relazione positiva
con un interlocutore bisogna guardare negli occhi l’altro mentre si sta
parlando. Uno sguardo diretto comunica attenzione, interesse, sensibilità e
serietà.
E’ preferibile non essere insistenti o troppo intrusivi, ma sempre empatici
e adeguati alle circostanze. Spesso le persone hanno paura a guardare l’altro
negli occhi, si sentono a disagio o in imbarazzo, ma è importante distinguere
le nostre difficoltà dai reali bisogni dell’altro.
Essere guardati con la
giusta intensità fa sentire il nostro interlocutore importante e motivato e
durante la comunicazione questi sono aspetti rilevanti e non trascurabili.
2) Nella comunicazione non verbale un ruolo rilevante è
occupato dalla prossemica, ossia dalla postura e dei movimenti del corpo nello
spazio.
E’ apprezzabile mantenere la giusta distanza dal nostro interlocutore,
specialmente se non si è in un rapporto
di intimità. Avere una postura che si protende in avanti, verso l’altro, è
indice di interesse e apertura. Mentre un atteggiamento corporeo sfuggente, il
girarsi spesso dalla parte opposta, o addirittura voltare le spalle, può
esprimere disinteresse o aggressività. Il modo in cui gestiamo le distanze e
occupiamo lo spazio rivela molto di noi; è bene non essere troppo intrusivi o
aggressivi e monitorare le reazioni dell’altro in modo da sapere se la nostra
prossemica è corretta.
3) Per favorire una corretta comunicazione bisogna fare
attenzione a molti aspetti non verbali, in special modo i cenni del volto e
della testa. Un sorriso accennato esprimere accoglienza, un’espressione
facciale interessata e non giudicante aiuta nel mettere l’altro a suo agio,
fare cenni di assenso col capo favorisce la comprensione, l’altro si sente ascoltato
e incoraggiato nel continuare a dialogare. Il nostro volto esprime moltissime
emozioni, anche quelle di cui non siamo del tutto consapevoli, e per questo è
fondamentale avere la consapevolezza di sé stessi, prima di affrontare un
incontro.
Per fare un esempio sto pensando ad un colloquio di lavoro, dove sono
coinvolte fantasie, aspettative, desideri che difficilmente possono essere
nascosti. Prima di effettuare un colloquio così importante ci si può preparare,
cercando prima di tutto di prendere contatto con i propri sentimenti e le
proprie emozioni, in modo da non esserne travolti durante il colloquio. Per
essere maggiormente consapevoli della propria comunicazione non verbale potete
aiutarvi con uno specchio: prima di effettuare il colloquio, provate a parlare
di fronte ad uno specchio e immaginate di essere già di fronte all’esaminatore.
Guardandovi riuscirete a cogliere quei piccoli errori nella comunicazione non
verbale che potrebbero rappresentare un ostacolo durante il colloquio e cercare
di correggerli.
4) La gestualità può acquisire invece significati diversi in
base al contesto in cui ci troviamo. In un contesto amichevole e colloquiale,
possiamo anche non prestare troppa attenzione ai gesti, mentre in situazioni
più istituzionali, come ad esempio sul lavoro, durante un incontro importante,
se dobbiamo parlare in pubblico, i gesti hanno un peso diverso. In ogni
circostanza è bene avere un certo grado di controllo e consapevolezza anche
rispetto alla gestualità in modo da utilizzare il proprio corpo in modo
appropriato.
5) Infine un ulteriore elemento indispensabile per una buona
comunicazione è l’attenzione a tutti quegli elementi che fanno parte della
cornice della comunicazione non verbale, come il vestiario, la scelta dei
colori e l’attenzione ai dettagli.
Ogni piccola cosa di noi può rivelare le
caratteristiche della personalità e i nostri gusti. Il nostro abbigliamento
deve sempre essere adeguato alla circostanza, dobbiamo sentirci “comodi” negli
abiti che scegliamo, nel senso di sentirci sempre nel migliore dei modi. Anche
i dettagli del nostro abbigliamento comunicano elementi della nostra personalità
e quindi vanno scelti con cura.
Essere consapevoli e abili nella comunicazione non verbale
può aiutarci a costruire relazioni efficaci, a migliorare l’autostima ed essere
soddisfatti nelle diverse circostanze che ci troviamo ad affrontare nella vita
quotidiana.
Ricorda però che la consapevolezza rispetto alla comunicazione
non verbale nasce da un’approfondita conoscenza di sé stessi, dei propri punti
di forza e dei propri limiti. Solo dopo aver acquisito questa conoscenza,
saremo in grado di presentarci al meglio, scegliendo cosa di noi vogliamo
mostrare attraverso la Comunicazione non verbale.
Dott.ssa Roberta Schiazza
Psicologa e Psicoterapeuta
www.robertaschiazza.weebly.com
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