mercoledì 30 dicembre 2015

5 Modi per rispondere ai familiari che criticano e giudicano le vostre scelte


 
5 MODI PER CAVARSELA CON FAMILIARI CRITICI E GIUDICANTI
Come rispondere quando qualcuno giudica e critica le vostre scelte di vita
Durante le festività si creano diverse occasioni per incontrare i parenti e ritrovarsi anche per molte ore. Questi momenti possono essere molto emozionanti e positivi, ma non sempre è così, soprattutto quando ci si relaziona con persone che giudicano e criticano le vostre scelte di vita. Ci sono dei parenti che amano fare domande imbarazzanti, mostrando scarsa empatia e mettendovi in difficoltà.
“Come mai ancora non ti trovi un fidanzato?”
“Ancora non ti sei sposata?”
“Perché ti comporti così con i tuoi figli?”
“Perché non trovi un lavoro più stabile?”
Nei momenti in cui ci si ritrova in famiglia si incontrano parenti che possono avere un atteggiamento critico e giudicante rispetto alle tue scelte di vita. Credono di sapere come dovresti vivere la tua vita e spesso ti mettono in difficoltà con i loro atteggiamenti. Come gestire efficacemente le relazioni difficili con persone che tendono a imporre la propria opinione?
In questo articolo analizzo 5 modi per gestire queste relazioni familiari difficili, proposti da Preston Ni, Coach e facilitatore.
1. Rispondere in modo diplomatico
Quando un parente insiste nel volerti proporre le sue osservazioni e critiche, rispondi in modo assertivo e diplomaticamente. Ad esempio: se ti chiede come mai ancora non ti sei sposato, potresti rispondere che per il momento preferisci concentrarti su altre priorità. "Preferisco di concentrarsi su altre priorità in questo momento." Queste risposte diplomatiche sono efficaci perché difficilmente attaccabili, ma esprimi in modo diretto e semplice le tue scelte in accordo con i tuoi bisogni. Se la persona continua ad insistere proponendoti il suo punto di vista, è inutile argomentare o giustificarsi ulteriormente, ma ribadire semplicemente che è una tua scelta.
2. Dire "Grazie" per terminare la discussione
Un modo efficace per fermare consigli non richiesti è semplicemente quello di dire "grazie" con un tono di voce ferma. E' un modo educato e potente per indicare che non si desidera più di discutere la questione. È possibile utilizzare questa affermazione “grazie" come parte di una dichiarazione diplomatica e assertiva. Per esempio:
"Apprezzo la tua opinione ma questa è una mia scelta, GRAZIE."
“Per il momento sto bene così, grazie”.
3. Cambiare argomento
Se le prime due modalità non hanno funzionato, puoi prendere il controllo della situazione cambiando argomento.  Lo si può fare facilmente ponendo domande di natura completamente diversa. Oppure, se ti trovi in un contesto di gruppo , fai la tua domanda a qualcun altro, in modo da interrompere il dialogo con la persona che ti infastidisce.
 
4. Puoi modificare l'argomento con un alleato
Questa modalità funziona bene in contesti di gruppo. Se sai in anticipo che incontrerai quel parente che di solito critica le tue scelte di vita, puoi prendere accordi con un membro della famiglia con cui hai più confidenza.
Quando la persona in questione comincia a dare la sua opinione non richiesta puoi iniziare una conversazione con il tuo alleato, oppure farti chiamare da lui.
 
5. Se tutto il resto fallisce puoi andare via o mantenere la giusta distanza di sicurezza
Ricordati che il tuo tempo è importante e hai diritto a trascorrere dei momenti in serenità, quindi se questa relazione è troppo negativa per te cerca di mantenere le distanze o andare via. Se ti trovi in una situazione familiare in cui non puoi andare via, cerca il più possibile di evitare questa persona mantenendo una distanza sana per te, non vale la pena obbligarti a stare sotto stress.
 
 
I rapporti con i familiari sono i più difficili da gestire, soprattutto quando vanno a toccare aspetti delicati e scelte personali. In linea di principio credo che la cosa importante sia riuscire a prendere il meglio di ogni persona con cui entriamo in relazione. Arrabbiarsi, risentirsi, innervosirsi non fa altro che rovinarti dei momenti potenzialmente belli. Per questo è indispensabile esprimersi con educazione ma fermezza: decidi e fai rispettare i tuoi limiti, quando qualcuno insiste puoi dire tranquillamente che non hai voglia di continuare la conversazione. Questo è il metodo migliore, più semplice ed efficace per esprimerti con sincerità. Altri escamotage proposti da Preston Ni sono divertenti, come il farsi aiutare da un alleato, ma sarebbero solo modi per scansare il problema e non affrontarlo. Invece quando si esprime il proprio punto di vista dicendo con educazione "Preferisco non parlare di questo" oppure "Non mi va di parlare adesso", è il modo più diretto e semplice per ottenere dei risultati positivi.
 
Dott.ssa Roberta Schiazza
Psicologa e Psicoterapeuta Chieti - Pescara

7 commenti:

  1. condivido , stavo cercando un articolo in merito alle liti o dissapori tra fratelli o sorelle per colpa dei cognati, io credo che se dipendesse solo tra fratelli un accordo si trova sempre perche' c'e' il proprio sangue di mezzo, ma quando ci sono cognati ( quindi estranei) la musica cambia e il punto resta.

    RispondiElimina
  2. Buongiorno Davide, sicuramente quando in un conflitto entrano tante persone, idee differenti, punti di vista differenti, può succedere che il conflitto diventi difficile da risolvere. Tra fratelli e sorelle esiste un legame affettivo solido, con delle basi forti, ma anche queste dinamiche dipendono da molti fattori. E' difficile trarre delle conclusioni valide in generale, perché la personalità si costruisce da bambini, ma poi nella vita intervengono moltissimi fattori che possono apportare dei cambiamenti, come appunto le frequentazioni, o un matrimonio. Dentro una relazione di coppia, due persone devono in qualche modo adattarsi fra di loro, trovando dei compromessi. Nelle liti tra fratelli possono venire fuori molte dinamiche, che sarebbe bene risolvere solo fra i diretti interessati, senza intromissioni di nessuno. Però in una famiglia, mi rendo conto che la cosa sia molto difficile da attuare. Credo che come strategia efficace per risolvere un conflitto tra fratelli ci sia appunto la necessità di affrontare le problematiche senza l'intromissione di altri. Le auguro una buona giornata, un caro saluto!

    RispondiElimina
  3. Salve mi chiamo Carmine ho 24. Praticamente mi innervosisce il carattere delle mie zie ho due zie nn sposate. Davanti a me parlano male dei miei genitori. Però davanti a i miei genitori rimangono muti nn parlano. Hanno un fratello sposato che vive in casa con loro però la casa è un appartamento loro vivono sotto lui sopra. Però stesso palazzo. Di lui nn ho mai sentito una parolaccia riverso a lui i figli sono rispettati e solo con me fanno ste cose. Non ho mai risposto solo per educazione. Ma la prossima volta li sputo in faccia nn mi interessa se passo per maleducato rispetto a chi mi rispetta

    RispondiElimina
  4. Buonasera Carmine, mi dispiace per questa situazione di tensione in cui si trova coinvolto. Non è per niente semplice rimanere in silenzio di fronte a delle persone di famiglia che criticano i propri genitori. Ormai lei non è più un ragazzino, e dunque questo atteggiamento delle sue zie non rappresenta solo una mancanza di rispetto verso i suoi genitori, ma anche e soprattutto verso di lei e verso i suoi sentimenti di figlio. Se mi posso permettere di darle un consiglio, le suggerisco di non cambiare sé stesso a causa della scarsa educazione delle zie, ma di mettere dei paletti chiari. Qualora dovesse capitare nuovamente una situazione del genere, dovrebbe rispondere in modo sincero e diretto, chiarendo che questi discorsi non le fanno piacere e che è anche maleducato da parte di due zie parlare male dei propri familiari. Finora lei Carmine ha scelto di non rispondere, ma può tranquillamente farlo, nel rispetto di sé stesso, senza dimenticare la buona educazione che i suoi genitori le hanno trasmesso, ma chiarendo con le zie che non vuole più ascoltare queste conversazioni e che non devono farle davanti a lei. Infine aggiungo che purtroppo questo accade di frequente quando le persone sono infelici e hanno bisogno di sfogare le proprie frustrazioni sugli altri...altrimenti le persone adulte, se ci fossero dei problemi o delle incomprensioni, dovrebbero risolverle faccia a faccia, senza mettere in mezzo un nipote che non c'entra nulla. Diventare adulti significa avere il coraggio di esprimere i propri pensieri, sempre nel rispetto degli altri, e questo è un suo sacrosanto diritto! Le faccio molti auguri per il suo futuro, un caro saluto,
    Dott.ssa Roberta Schiazza

    RispondiElimina
  5. Quando mi sento sentire quelle cose mi crolla il mondo adosso. Mi viene quell'istinto di rispondere poi non so mi sento in colpa e lascio tutto alle spalle quando torno a casa non dico quasi nulla a i miei genitori giusto per creare problemi.I miei genitori hanno fatto sempre quello che volevano loro e poi infine ecco il risultato. Poi ci sono state le persone che hanno fatto cose peggiori e infine hanno rimesso piedi in casa e quelli che ci sono sempre stati li mettono da parte. Quando c'era ancora mio nonno queste cose non succedevano mai e lo diceva sempre mio nonno comportatevi bene. Da quanto non c'è più succedono queste cose e non so quale il motivo di questo comportamento.Poi quando succede qualcosa la colpa è sempre dei miei genitori anche se non c'entrano.
    Forse e meglio stare alla larga che meglio si sta. La ringrazio dottoressa per i suoi preziosi consigli.

    RispondiElimina
  6. Buongiorno Carmine, purtroppo queste dinamiche familiari sono frequenti, quando una persona di riferimento e con forte ascendente viene a mancare, gli equilibri crollano e si innescano altre dinamiche, spesso disfunzionali. Il motivo di questo non è possibile comprenderlo, al di fuori di un contesto di terapia, ma sicuramente c'è stato qualcosa che non ha funzionato a livello dei figli (mi riferisco alle dinamiche fra suo padre e le sorelle), forse c'erano delle differenze caratteriale tra i figli che i suoi nonni non hanno saputo integrare durante la crescita dei loro figli, che, da adulti, sono sfociate in queste ripicche infantili e sterili. Mi viene anche da pensare che forse le sue zie sono molto ostili verso i suoi genitori perché voi avete una famiglia, come se il loro fratello ha saputo costruire qualcosa nella vita, mentre loro sono rimaste "congelate e ferme". Loro forse hanno un risentimento inconscio, che proiettano su suo padre, senza rendersi conto che questa situazione è frutto delle loro scelte, la scelta di non mettersi in gioco nella vita. Sa, è molto più rischioso legarsi e costruire rapporti, piuttosto che rimanere sole e al sicuro. Provi a guardare la situazione da un punto di vista esterno e magari a condividere queste riflessioni con i suoi genitori...potrebbe essere utile a voi per unirvi ancora di più come famiglia. Quando poi la situazione diventa troppo pesate, non rimane altro che mettersi al sicuro definendo dei confini chiari. Proprio qualche giorno fa ho condivido un articolo sulla mia pagina facebook, se le fa piacere può consultarla, è il secondo post che trova sulla pagina, con il titolo "Tagliare i legami con alcuni familiari a volte è necessario", le metto il link della pagina: https://www.facebook.com/PsicologaChietiPescara/?ref=settings
    Un caro saluto e buona giornata!

    RispondiElimina
  7. La ringrazio dottoressa per la tua disponibilità.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.