martedì 22 luglio 2025

Meglio prevenire che curare: il potere (troppo sottovalutato) della psicologia preventiva



La PREVENZIONE è la strada giusta anche nel campo della psicologia.

Mi sono chiesta cosa cambierà nei prossimi anni nella società e nel mondo della psicologia. E' una domanda su cui dovremmo interrogarci tutti, perché l'intelligenza artificiale sta dimostrando di essere più umana degli esseri umani.
La psicologia è una delle discipline che può fare la differenza, se verrà applicata con modalità nuove.
L'idea dello psicologo chiuso nella sua stanza col divanetto deve essere sostituita con una immagine più reale e utile per tutti. E per fare questo l'unica strada in cui credo è la prevenzione.
Il termine prevenzione indica l’insieme di azioni, strategie o interventi messi in atto per evitare che si verifichi un evento dannoso o indesiderato, oppure per ridurre la probabilità che esso accada. In ambito medico e psicologico, la prevenzione è orientata a proteggere la salute, intervenendo prima che si manifestino malattie o disagi.
Ecco dove sta l'inghippo: intervenire PRIMA.
Al momento si accede ai servizi di salute mentale solo in modo autonomo e solo dopo che si verifica un forte disagio.
E se lo evitassimo? Se si riuscisse a vivere tutti più serenamente avendo la possibilità di accedere a servizi di prevenzione psicologica?
La prevenzione psicologica non è un’utopia né un lusso. È un approccio concreto che può ridurre drasticamente l’insorgenza di disturbi mentali, migliorare le relazioni, aumentare il rendimento scolastico e lavorativo, e, in generale, favorire una società più consapevole, resiliente e sana.
Pensiamoci: insegniamo ai bambini a lavarsi i denti per evitare le carie, ma quanti insegnano loro a riconoscere e gestire le emozioni per evitare futuri attacchi di panico, difficoltà relazionali o dipendenze? La psicologia preventiva agisce proprio in questa direzione.

DOVE PUO' FARE LA DIFFERENZA?

L'approccio preventivo in psicologia può essere applicato in moltissimi contesti, con benefici tangibili:

1. Scuola

Interventi psicologici nelle scuole possono aiutare i bambini e i ragazzi a sviluppare abilità emotive e relazionali, migliorare l’autostima e prevenire fenomeni come bullismo, ansia da prestazione, isolamento sociale. Programmi di alfabetizzazione emotiva, se introdotti fin dai primi anni, sono potenti strumenti di prevenzione. Inoltre lo psicologo presente nelle scuole può essere una risorsa per il personale docente al fine di fornire ascolto e supporto anche nella gestione delle classi e nelle relazioni fra il personale. In questo modo sarebbe un vero intervento a favore di tutta la comunità scolastica.

2. Lavoro

Lo stress lavoro-correlato è una delle principali cause di assenza e calo di produttività. La psicologia preventiva in ambito aziendale può migliorare la comunicazione interna, prevenire burnout, e aumentare il benessere organizzativo attraverso percorsi di coaching, ascolto attivo e promozione della salute mentale. Questo sarebbe auspicabile non solo nella aziende, ma in tutti i contesti professionali al fine di prevenire disagi e migliorare la comunicazione e la produttività.

3. Famiglia e relazioni

Molte crisi familiari o di coppia nascono da difficoltà nella comunicazione e nella gestione del conflitto. Un supporto psicologico prima che la crisi esploda può aiutare a riconoscere i segnali di disagio e sviluppare strategie per affrontarli, evitando rotture dolorose e traumi emotivi. Sarebbe davvero prezioso poter offrire un supporto psicologico alle famiglie che nascono, quando arriva un bambino, in modo da migliorare fin da subito le interazioni familiari e favorire la costruzione di un clima sereno e positivo.

4. Comunità e società

La prevenzione psicologica ha anche un valore sociale: può contribuire alla riduzione della violenza, della criminalità, delle dipendenze, favorendo coesione sociale e integrazione. Interventi precoci nei quartieri a rischio o con gruppi vulnerabili sono un esempio concreto di psicologia al servizio del bene comune.


Il grande Tabù

Uno degli ostacoli più grandi alla prevenzione in ambito psicologico è quello culturale. C’è ancora la convinzione che lo psicologo serva solo a “curare un problema”. Ma la psicologia non è solo “terapia”: è educazione, consapevolezza, crescita personale.

Andare dallo psicologo per imparare a conoscersi meglio, sviluppare competenze emotive, gestire lo stress, migliorare la qualità della vita prima che insorgano i problemi, è un atto di responsabilità verso se stessi e verso gli altri.

Immaginiamo una società in cui il benessere psicologico sia considerato importante quanto quello fisico. Dove si parli di emozioni a scuola, di empatia nei luoghi di lavoro, di gestione del conflitto nelle relazioni. Dove andare dallo psicologo sia visto come un gesto di cura, non di debolezza.

La psicologia preventiva ha il potenziale per generare un cambiamento culturale profondo. Ma per farlo, ha bisogno di spazio, di fiducia e di essere riconosciuta come risorsa fondamentale, non solo in situazioni di emergenza.

Dott.ssa Roberta Schiazza

Psicologa Psicoterapeuta Chieti - Pescara

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