mercoledì 1 luglio 2015

Costruire muri per proteggersi...meglio i ponti!


Costruire un muro implica molti più segreti di quanto non si creda comunemente. Un muro lascerà sempre molte cose fuori e il suo interno non sarà mai sufficiente. Costruire muri è un compito crudele:  dietro ogni muro la paura e l'odio ampliano i propri domini. In fin dei conti credo che l'unica cosa che giustifica il costruire un muro sia abbatterlo un giorno o l'altro.


Questo articolo nasce da una riflessione fatta con un paziente, su quanto alcune persone si costruiscono dei muri per mantenere fuori il dolore. 
A chi non è mai successo di costruire dei "muri" per proteggersi dalla sofferenza? Tutti abbiamo vissuto dei momenti difficili e siamo stati feriti. Tutti sappiamo cosa vuol dire rimanere scottati negli affetti. E quasi tutti, almeno una volta, abbiamo pensato di costruire un bel muro per proteggerci dal dolore ed evitare che accadesse di nuovo. 
Ma siamo sicuri che funzioni? ....Ne dubito!
Da dove nasce questo bisogno di proteggersi?

Si sente il bisogno di proteggersi quando:
  • ci si sente deboli
  • ci si sente feriti
  • si vuole evitare che accada di nuovo
Vediamo insieme queste tre possibilità:
1. Ci si sente deboli: in questo caso intendo la sensazione di non sentirsi in grado, senti come se non riuscissi a proteggerti in un altro modo e quindi l'unica soluzione è quella di costruire dei "muri" di protezione dal mondo esterno e dagli altri. 

Questa visione di te però è molto parziale; presuppone scarsa fiducia in te stesso e nelle tue capacità. Quindi non è una strategia molto utile per aumentare la tua autostima.

2. Ci si sente feriti: certo che essere feriti nella propria sensibilità non è una bella esperienza. Ti senti deluso, triste, demotivato e pensi che queste sensazioni negative le vorresti solo cancellare. 

Questi pensieri non portano ad esiti positivi perché la mente, cercando di proteggerti dalla sofferenza, allontanerà o rimuoverà queste sensazioni. All'inizio ti sembrerà di stare meglio "se non ci pensi", ma il dolore rimane nella mente, e quella sarà sempre un'esperienza traumatica, che ti avrà portato a costruire un muro per difenderti. 

3. "Ora nessuno potrà ferirmi di nuovo!". Questa è utopia! La vita è costellata di difficoltà e siamo costantemente in relazione con gli altri. Sarà inevitabile che una persona ti deluderà di nuovo, che commetterà degli sbagli. Quindi costruire un muro per evitare che succeda di nuovo è semplicemente utopia. 


Questi comportamenti portano poi ad un paradosso: per paura di essere ferito e di soffrire, cercherai di non coinvolgerti emotivamente con nessuno. Costruire un muro ti permetterà di mantenere fuori persone che potrebbero, potenzialmente farti del male. Ma mantiene fuori anche te! Ti mantiene fuori dalle relazioni e dalle possibili gioie. Dunque ottieni il risultato di rimanere fuori dal mondo! 

Allora, come fare per proteggersi nelle relazioni, senza costruire muri?

1) IMPARA AD ESSERE TE STESSO

Se sei una persona socievole, aperta, affettuoso nelle relazioni, non permettere alla sofferenza di cambiarti. Le delusioni sono parte della vita e averne paura significa avere paura delle emozioni. Ma si può vivere senza emozioni? sarebbe una vita davvero povera, non credi!? Quando ci si sforza di essere diversi non ci si riesce del tutto, per fortuna! Quindi rimani te stesso ed esprimiti al meglio, perché nei rapporti bisogna essere autentici. 

2) RIDEFINISCI LA SITUAZIONE

Essere sensibili ed emotivamente coinvolti nelle relazioni è un punto di forza, non una debolezza. Se rimani deluso e ferito da una situazione ... trasformala! Ogni situazione, anche la più negativa, può portare a qualcosa di positivo se saprai ridefinirla. Se ad esempio sei rimasto ferito per la fine di una relazione sentimentale, all'inizio vedrai le cose in modo negativo, ma potresti anche dirti che è andata bene così...evidentemente hai vissuto un sentimento che non è stato capito o accolto dalla persona. Meglio! Questa persona non ha saputo capirti...perché dovresti accontentarti? intanto hai conosciuto una persona che non va bene per te, ora puoi cercare altro! 

3) PERMETTI ALL'ALTRO DI SCOPRIRTI

Quante volte ti sei rimproverato per aver dato troppo a quella persona che non lo meritava? Forse non è la quantità di affetto che hai dato ad essere il problema, forse è il modo! Ti sei fidato senza remore e la tua fiducia non è stata guadagnata. Questo accade quando nelle relazioni diamo noi stessi con troppa facilità. Esattamente come nei rapporti di coppia devi imparare a dosarti, così da permettere all'altro di scoprirti un po' per volta e di guadagnarsi la tua fiducia. In alcune occasione è più saggio "fare di meno" e dare modo all'altro di esprimersi.


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Dunque invece di sprecare il tuo tempo a costruire muri di protezione dagli affetti, costruisci PONTI!!! Sì, ponti! I ponti ti collegano alle altre persone, e permettono al fiume di scorrere. Il ponte è una strada, che collega e non chiude nulla, anzi crea! 

Questa metafora la trovo molto suggestiva e rappresentativa di  quelli che sono i rapporti umani. Devi permettere all'altro di costruire la sua parte di ponte per raggiungerti, in tal modo lo sforzo di costruire una relazione sarà fatto da entrambi, e questo gli darà più valore. 

Questi sono piccoli suggerimenti per costruire relazioni equilibrate e per evitare di costruire muri intorno a noi. Certo è che ognuno di noi, grazie all'esperienza, troverà i suoi modi per proteggersi dalle delusioni. Se volete lasciare un commento mi farà molto piacere rispondere!
Un caro saluto, 

Dott.ssa Roberta Schiazza
psicologa Chieti Pescara 

10 commenti:

  1. Come si disintegra questo muro?
    Soprattutto se ti senti il cuore prigioniero in una morsa?

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  2. Ciao Vero, mi chiedi come si può disintegrare il muro che con fatica ti sei costruita. Cerco di risponderti facendoti prima una domanda: se questo muro lo hai costruito, sei sicura che ora tu lo debba necessariamente disintegrare?
    E' importante riuscire a vedere anche le sfumature, non solo il bianco e il nero, quindi cerca prima di tutto di pensare a come questo muro ti ha protetta per anni. Se è servito per tanto tempo, significa che forse ne hai avuto bisogno perché non sapevo come fare per difenderti dal dolore. Se ora però questo muro è diventato ingombrante e ti senti imprigionata, puoi pensare a dei modi più flessibili per difenderti. Il muro serve quando non ci si sente capaci di farcela a gestire la sofferenza, è una questione di fiducia sulle tue capacità, di fiducia in te e nelle persone che ti circondano. Può essere utile un percorso psicologico per mettere in discussione i meccanismi di difesa che hai usato finora, e tentare soluzioni nuove, più funzionali alla tua serenità! Se hai bisogno di altre riflessioni, puoi scirvermi via mail all'indirizzo: roberta.schiazza@libero.it
    Un caro saluto, Roberta

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  3. Sono anni che mi sono costituita un bel muro e devo dire che mi ha aiutato molto...la domanda è questa:" può una persona conosciuta da due anni essere in grado di scavalcare quel muro entrati nel cuore,farti sentire al sicuro ...ma solo lui...nessuno altro...per gli altri il muro e ben alzato...non mi faccio fare male più da nessuna persona...

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  4. Buonasera Princi, rispondere alla tua domanda è semplice: sì, è possibile che una persona riesca ad abbattere il muro di sfiducia e a costruire una relazione. E' possibile perché in realtà i muri si costruiscono per paura, per difendersi dalla sofferenza, perché non si vuole più stare male. Il problema però è che come esseri umani abbiamo bisogno di trovare amore, comprensione, accoglienza e affetto. Abbiamo un estremo e smisurato bisogno di fidarci di qualcuno. Quando nella nostra vita arriva una persona che sa toccare le corde giuste, che ci richiama qualcosa di familiare, che ci trasmette fiducia e tranquillità, di conseguenza il muro lo abbattiamo. Quindi non è solo lui che ha delle caratteristiche che ti piacciono, ma sei anche tu che, ascoltando le tue emozioni e sensazioni, hai deciso di fidarti. E questo è meraviglioso! E' un peccato non fidarci, perdiamo tante occasioni. Prima che degli altri bisogna imparare a fidarsi di Sé stessi, delle proprie sensazioni. Sai quando ci facciamo del male? Quando non ci ascoltiamo, quando non prestiamo attenzione alle nostre sensazioni in relazione con l'altro. Nei rapporti l'altra persona avrà sicuramente delle caratteristiche per noi positive, ma anche dei "difetti"...e non ci proteggiamo se i difetti non li vogliamo vedere. Credo che il nostro istinto, se lo ascoltiamo attentamente, ci da delle indicazioni e ci permette di scegliere chi avere nella nostra vita e chi è meglio allontanare.E' esattamente quello che hai fatto tu! Tanti cari auguri di felicità!!

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  5. Buonasera, il mio muro cresce sempre di più questo perché negli anni molte persone "amiche" mi hanno ferito e deluso. Io per loro mi sono fatta in 4, ma quando è toccato a me aver bisogno di loro sono stata ignorata, tradita, messa da parte. Così negli anni il mio muro è diventato sempre più spesso tanto da non riuscirmi più ad aprire con gli altri. Faccio una fatica enorme a raccontarmi e la vivo come una violenza personale. Questa me la impongo io per cercare di fidarmi ancora di qualcuno. È una protezione la mia e ci sto benissimo nel mio muro,ma mi sto rendendo conto che sto rimanendo sola, che dovrei essere meno dura. Come posso evitare di sentire la sensazione che qualcuno stia violando il mio spazio anche se sono io a parlargli della mia vita?

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  6. Buongiorno Anonima del commento del 19 Dicembre!
    Capisco che deve aver sofferto molto se ha deciso di costruire un muro per proteggersi. Però ora mi sembra che questo muro sia diventato un fardello pesante da portare, perché le impedisce di vivere serenamente i suoi rapporti. Vede, questo accade quando costruiamo delle difese psicologiche basate sulla paura. Dovremmo invece costruire delle difese basate sui nostri reali bisogni. Purtroppo, se vogliamo avere delle relazioni con gli altri, dobbiamo accettare l'idea di poter rimanere delusi. Non siamo perfetti noi, e non saranno mai perfetti gli altri. Ecco, questo è un buon primo presupposto, l'idea che l'altro potrebbe sbagliare, come anche noi stessi potremmo sbagliare. Si può sbagliare anche a dare tanto, troppo, a chi non ci dà altrettante attenzioni, ad esempio. Ora le sta capitando che, quella che prima era nata come una forma di protezione, sta diventando un ostacolo, tanto che si sente violata, anche quando invece lei ha il desiderio di condividere la sua vita. Forse questo muro di protezione non era esattamente ciò di cui aveva bisogno, è stato funzionale all'inizio, ma non rappresenta realmente quello che vuole. Posso darle solo dei suggerimenti perché non stiamo facendo una consulenza psicologica vera e propria, ma mi sento di dirle: 1) Si ricordi ce nei rapporti tutti possiamo sbagliare, possiamo rimanere feriti, ma non per questo dobbiamo arrenderci.E' meglio capire cosa non ha funzionato, compresi i nostri errori. 2) I rapporti devono basarsi sempre sulla reciprocità dei sentimenti e dei comportamenti, quindi quando sentiamo che l'altro non è al nostro stesso grado di coinvolgimento nella relazione, dobbiamo attivare i nostri sensi e chiederci se è quello che vogliamo. 3) Bisogna usare una comunicazione chiara, se qualcosa ci ferisce dobbiamo dirlo chiaramente e dare all'altro la possibilità di spiegarsi e correggersi se lo desidera. 4) Siamo capaci di sopportare tanto, possiamo affrontare qualsiasi dolore e superarlo, senza doverci cambiare, rimanendo coerenti con noi stessi, autentici nei nostri modi.
    Le faccio tanti cari auguri, vedrà che in quel muro imparerà a costruire una bella porta!
    Dott.ssa Schiazza

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  7. Buonasera, mi chiedo come si possa scavalcare il muro che una persona ha costruito nei tuoi confronti..
    mi spiego..
    Ho avuto una relazione importantissima con un ragazzo, siamo stati estremamente felici ma abbiamo avuto problemi di comunicazione, ci siamo feriti molto e ci siamo lasciati.
    Ci vogliamo molto bene, ma lui è una persona chiusa e adesso ha costruito un muro enorme nei miei confronti..non mi da possibilità di parlare e chiarire..ma io ci sto provando in tutti i modi..ottenendo i risultati opposti...come si fa in questi casi???

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  8. Buonasera Stef, capisco che dev'essere davvero difficile e frustrante scontrarsi con un muro, non ti dà la possibilità di esprimere quello che hai dentro. Purtroppo in questo caso non si può fare molto, se lui ha deciso di essere così rigido nei tuoi confronti significa che non vuole aggiustare il vostro rapporto, forse significa che non riesce a gestire quei sentimenti che prova e ha timore. Sai i muri, come ho scritto nell'articolo, sono l'espressione di un nostro limite, una specie di soluzione di fronte ad una situazione che crediamo essere ingestibile. La cosa importante per te è riuscire a spiegarti, a chiarire il tuo punto di vista: ti posso suggerire di trovare modi alternativi per comunicare con lui, magari spedirgli una lettera per spiegare quello che senti. Se non dovesse funzionare, in un caso come questo devi solo tentare di comprendere la sua chiusura come una forma di comunicazione: lui ti sta dicendo che non vuole comunicare con te. E in questo caso, purtroppo, non ti rimane altro che rispettare la sua scelta.

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  9. ...a volte è vero mettiamo muri per non soffrire più... io ho subito un tradimento e non è facile ripartire...

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  10. Buongiorno Miriam, già...dopo un tradimento è veramente difficile riuscire a fidarsi di nuovo. Dopo una grande delusione si tende a chiudersi, e senza rendercene conto, a causa dello sbaglio dell'altra persona, rischiamo di essere infelici noi! Quando qualcuno ci ferisce, abbiamo bisogno di tempo per riprenderci, il nostro tempo. Ci si sente in difficoltà, presi in giro, anche in colpa. Ma credo che la cosa migliore sia ricordare che nelle relazioni, se uno dei due sbaglia, è qualcosa che attiene alla sua persona, ad un suo limite, non a noi. Distinguere le nostra sofferenza dalla relazione è importante, per continuare a credere nell'amore e non chiudersi alla possibilità di essere di nuovo felici. Le faccio i miei migliori auguri per un futuro ricco di amore e fiducia! Un abbraccio, Roberta

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