mercoledì 15 aprile 2015

Perché andare dallo Psicologo: la relazione che cura

Psicologo Chieti Psicologo Pescara
Questo articolo nasce da una forte ambivalenza di una mia paziente. Spesso si domanda se sia giusto continuare il percorso terapeutico, cerca di valutare i miglioramenti, ma essendo agli inizi, è ancora fortemente ambivalente. 
Questi suoi dubbi hanno aperto in me la necessità di riflettere sulla Relazione Terapeutica
Durante gli anni di formazione, sia all'università sia nella scuola di specializzazione, viene sottolineata l'importanza, fondamentale, della relazione e dell'alleanza terapeutica per il buon esito del percorso psicologico. Inizialmente pensavo fosse qualcosa di scontato: se una persona, dopo lunghe riflessioni, decide di rivolgersi a me, vuol dire che è motivata e non avrà dubbi. Ecco, mi sbagliavo. 

La relazione terapeutica per la persona che si rivolge a me è importante, essenziale. 
Si costruisce nel tempo, e parte da alcuni concetti basilari. 
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Perché andare dallo psicologo?
Prima di tutto la Fiducia: il rapporto dev'essere costruito su basi solide, di fiducia reciproca, affinché la persona possa fidarsi e affidarsi. Durante la nostra vita tutti andiamo incontro a fallimenti e delusioni, a rapporti che si interrompono, e ci diciamo di aver sbagliato a dare fiducia a quella persona. Per questo il rapporto terapeutico è diverso. 
C'è prima di tutto il segreto professionale che tutela la persona, ossia nessun contenuto rivelato in terapia potrà mai essere svelato, senza il consenso del paziente. Questo aspetto credo che vada assolutamente ricordato e approfondito, in modo che la persona si senta tranquilla e possa fidarsi. 
Ovviamente la fiducia si costruisce nel tempo, grazie anche ad aspetti di costanza, di sicurezza e serietà e non può essere banalizzato, come avviene in qualsiasi altro tipo di rapporto. 

Possibilità di Ascolto e Comprensione: questo secondo punto credo sia altrettanto importante, perché guida la terapia durante tutto il percorso. La persona deve fare esperienza di una relazione in cui può parlare, può essere ascoltata, compresa, e mai giudicata. Questa esperienza di accoglienza e ascolto è utile per il benessere del paziente, in quanto può essere addirittura riparativa, rispetto ad esperienza passate negative, in cui non ci si è sentiti ascoltati e compresi. Per ascolto non intendo solo un ascolto dei contenuti della persona, dei racconti, della storia, ma un Ascolto più profondo, che agisce a più livelli. Bisogna saper ascoltare anche le emozioni, i sentimenti, le paure, le angosce e comprendere tutto questo senza sminuirlo. 
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Queste premesse mi sono state utili per ripensare ai dubbi della mia paziente, all'ambivalenza e alla profonda paura, in fondo, che io potessi non esserci più. Da un lato ci sono i miglioramenti, c'è la possibilità di fidarsi, ma dall'altro torna spesso la paura di donare la propria fiducia alla persona sbagliata. Questo è comprensibile ed umano, nel momento in cui non si è potuto fare esperienza, durante la crescita di quella fiducia di base e amore incondizionato, che permettono di sentirsi al sicuro. 
E' chiaro dunque il motivo di queste paure, e mi aiutano a riflettere sul perché a volte, si ha tanto paura di rivolgersi ad uno psicologo. 
La differenza però sostanziale rispetto ad altri tipi di rapporti, è che io, in qualità di psicologa, posso costruire con l'aiuto della persona, una relazione che curi, che protegga, che sostenga la persona durante le fasi di cambiamento e scoperta di sé. 
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Dott.ssa Roberta Schiazza
Psicologa Chieti Pescara
Tel. 340 0072355

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