sabato 15 dicembre 2018

C'era una volta un narcisista: storie di principesse che hanno incontrato il rospo


Le relazioni sono complesse, lo sappiamo, soprattutto in questa epoca di relazioni liquide, dove l'impegno sembra diventato quasi un optional. 
Vorrei oggi riflettere su un tipo particolare di relazione, in cui già durante la fase di conoscenza si avverte che qualcosa non funziona come dovrebbe. 
Possiamo definirle relazioni con un narcisista, oppure in modo diverso; mi interessano poco le classificazioni, ma piuttosto il meccanismo sottostante. 
Per fartelo comprendere, ora ti racconto una storia.

C'era una volta...

Sei una ragazza carina, e conosci un ragazzo che attira molto la tua attenzione. Non è importante l'aspetto estetico, ma c'è qualcosa che ti colpisce, ti senti quasi rapita da questo ragazzo. 

Sembra molto affascinante, lo definiresti "brillante". Impegnato nello studio, o laureato. Un ragazzo davvero molto intelligente. 
Ti colpisce molto il suo modo di fare. Sicuro di sé, spigliato, capace di conversare di qualunque cosa. 
Tende a mettersi molto al centro dell'attenzione. 

Quando lo conosci meglio, raggiunta una confidenza maggiore, inizia a farti notare i tuoi difetti. I tuoi...i suoi non sembrano essere pervenuti. 
Tu sei ancora nella fase dell'idealizzazione, quindi i suoi difetti non li vedi,o meglio, non li vuoi vedere. E soprattutto, mai ti sogneresti, all'inizio di una conoscenza, di esprimerti in modo giudicante.

Al contrario, lui inizia a farlo. Inizia a sottolineare il tuo modo di vestire, che qualche volta a lui non piace...non ti ritiene adeguata alla situazione. 
Altre volte fa delle piccole battutine, che iniziano a sembrare piuttosto acide. 
Ma tu sorvoli. Perché in fondo, quando parli da sola con lui, quando ti scrive, sembra molto interessato. 

A quel punto pensi di dover cambiare modo di vestire, modo di parlare. 
Forse lui si deciderà ad amarti. Forse. 
E il tuo cambiamento, a volte gli piace a volte no. Dei momenti sembra interessato, in altri lo senti distante anni luce. 

Ogni tanto ti fa anche qualche complimento. Beh, presto però i complimenti sembrano dirottati più su di lui che su di te. Comunque decidi di passarci sopra. Nessuno è perfetto. 
Vai avanti nella conoscenza, e lui inizia a comportarsi a volte in modo inappropriato. 

Ti svilisce, ti offende davanti agli altri. Inizia a mostrare il suo lato irascibile. 
Ma tu sei contenta, perché leggi le sue reazioni come "gelosia", lo fa perché è interessato. 

Solo dopo altro tempo cominci realmente a vedere dei tratti del suo carattere che non sono poi così meravigliosi. E quando glie li fai notare, lui va su tutte le furie, perché non puoi permetterti di far notare i suoi limiti...lui non li ha! 

Qui finisce il racconto, perché potrei andare avanti ancora, ma ogni storia è a sé, ogni storia ha un percorso differente, ma la conclusione è molto simile. 
Di solito la storia finisce, con te a pezzi, con te che credi di essere sbagliata, che credi di aver fatto errori su errori. 
Finisce che ti disperi, perché hai provato ad essere te stessa e non ti ha scelta, hai provato a cambiare, e non andavi bene comunque. 

Rimani sola con i tuoi pezzi. Rimani sola con il bisogno di ricomporre i pezzi di te, chiedendoti cosa hai sbagliato e cosa avresti potuto fare diversamente. 
A questo punto della storia, entro in scena io. La psicologa. 

Dopo aver avuto una storia ( o conoscenza) con un narcisista, si sente proprio il bisogno di capire. Vedo molte ragazze che arrivano da me disperate, con l'idea di aver sbagliato tutto, e vogliono capire cosa hanno sbagliato. 

E proprio qui si annida il problema. Credi di essere sbagliata tu, invece ti sei solo relazionata con una persona che ti ha fatta sentire sbagliata. 
Quindi il problema vero è: come mai non mi sono resa conto dell'abuso psicologico che stavo vivendo, e gli ho permesso di farmi del male?

Il problema non sei tu, il problema è come sono andate le cose, il modo in cui non hai saputo rispettare i tuoi confini, e gli hai permesso di annientarli e ferirti. 

Le ragioni possibili sono molte, ma quello che torna in modo preponderante è una incapacità di amarsi, l'idea di non valere poi molto. 
Ci si sente sempre un po' inferiori, sempre meno belle, meno intelligente, meno interessanti. Ed è proprio in questo "sentirsi meno" che un narcisista vede la preda perfetta. 

Un ragazzo con tratti narcisistici (non in modo del tutto consapevole) cerca una partner da poter plasmare, da rendere un accessorio perfetto per stare accanto a lui. 
All'inizio della relazione ti fa sentire scelta, bella e speciale. Ma tutto questo ben presto lascia il posto ad un meccanismo massacrante che porta ad annientare la tua individualità. 

Il problema è che una ragazza che non si ama non ha avuto un sostegno adeguato nella sua infanzia, qualcosa dev'essere andato storto, e la sua autostima non si è costituita in modo sano ed adeguato. Nei narcisisti invece l'autostima è molto alta, in modo del tutto spropositato. 

Sembra essere l'incontro perfetto, ma è solo un incontro di dolore. 

Come proteggersi da una relazione di questo tipo?

  • Coltiva e nutri la tua autostima, solo così non ti troverai impreparata di fronte a chi ti vuole cambiare
  • Prenditi cura della tua personalità grazie a percorsi di crescita personale con uno psicologo esperto
  • Lavora sui tuoi confini personali, non permettere a nessuno di oltrepassarli facendoti del male
  • Scegli amicizie che ti nutrono, che aggiungono gioia e valore alla tua vita
  • Osserva, allenati ad osservare chi ti sta attorno con uno sguardo attento ed empatico
  • Ascolta le tue emozioni, le tue sensazioni sapranno dirti quando c'è qualcosa che non va nella relazione
  • Chiedi aiuto, quando ti senti sola, spaesate, a pezzi. Non è segno di debolezza, ma è un meccanismo di protezione! 
Se hai bisogno di una consulenza, chiamami o scrivi roberta.schiazza@libero.it
www.robertaschiazza.weebly.com

Dott.ssa Roberta Schiazza
Psicologa Chieti Psicoterapeuta sistemico-relazionale

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